Mantova, una terra e un sogno

Siamo nati da un piccolo seme, come tutti i frutti più grandi

Prima di diventare leader di mercato nella produzione di meloni, Francescon non era altro che il nome di un giovane imprenditore che, nel 1968, decise di destinare ad esclusiva coltivazione di melone tutto il suo piccolo appezzamento di terra. Antonio Francescon, allora, non poteva sapere quanta importanza avrebbe avuto quella decisione. Da quell'anno infatti la produzione non si è più fermata: è anzi cresciuta in modo inarrestabile, e oggi supera le 30 milioni di unità all'anno. In questo modo, contribuiamo a consacrare ulteriormente l'antico sodalizio tra la città di Mantova e questo frutto pregiato: consistente al palato, succoso e straordinariamente profumato. Confermando una tradizione che dura da secoli e ormai nota in tutto il mondo.

La tradizione mantovana

La coltivazione del melone nel mantovano viene infatti documentata già dalla fine del Quattrocento. Negli archivi dei Gonzaga di Mantova si ritrovano spesso notizie dettagliate su "appezzamenti destinati ai meloni provenienti da queste terre". Una tradizione che continua nei secoli e diventa sempre più conosciuta, a livello italiano e internazionale.

Ma cosa rende Mantova così adatta alla coltivazione del melone? È proprio la sua posizione: sono infatti le particolari condizioni pedoclimatiche della zona a rendere il territorio mantovano così adatto a questa coltivazione. Tanto da ottenere, nel 2013, la denominazione di Melone Mantovano I.G.P.

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